mercoledì 27 febbraio 2008

MGIEROARGGEE

COMMUNICATIONE >>>intikatio ßþ george BEYOND IMPOSSIBILITÁ DI RECZIONE¢ !!
HGW IMPULSO ALTERATO: data-error
MGIEROARGGEE
MGIEROARGGEE
MGIEROARGGEE
§SOON CONN×AZIONE¥
STO ZERO VANDO UNO CONNET DUE DA TRE GE
TRY AGAIN@
STOP
RED RING
RED RING
REDROOM
REDROOM
ﮚﮚﮚﮚﻺﻺﻺ
@TRUST

giovedì 14 febbraio 2008

MIRAGE

Mirage é il luogo.
Definirlo in tutta la sua magnificenza potrebbe danneggiare seriamente il vostro sistema. Potrei spararvi yottabyte di immagini, e video, e suoni, e stimoli neurali, rischiando di mandare in corto tutta la vostra rete, e riuscirei solamente a farvi dare una piccola occhiata al suo significato.
Mirage è un universo di verità rappresentata. Qualsiasi intuizione si trasforma in proiezione. Le idee diventano creature senzienti, con i loro Avatar e le loro storie.
Mirage trascende le regole matematiche e fisiche. Raggiungerlo non è una questione di spazio-tempo. Esistono codici, esistono porte, esistono trasportatori. È un mondo di passaggio verso tutto il resto, ma per molti è semplicemente un traguardo.
Ogni storia diventa qualcosa di concreto in Mirage. I vostri idoli, i vostri demoni, le persone di cui avete parlato, che pensate di conoscere, che avete rappresentato. Tutte queste intuizioni vivono in Mirage.
Nessun Avatar è davvero cosciente della sua origine. Non significa niente. La cosa importante in Mirage è appartenere ad una storia, essere reale dentro un gioco di infinite raffigurazioni. Mirage è l’alito che da vita ad ogni possibile fantasia della rete.
Ogni cosa che scriviamo, che pensiamo, che dipingiamo, ogni figura con cui giochiamo, diventa qualcosa di assolutamente definito. Nel momento in cui codifichiamo quest’immagine nel sistema, essa prende vita dentro Mirage. Le fantasie, le paure, le nostre verità.
Ci sono soltanto passato, e non sapevo neanche cosa fosse. Vi ricordate quando vi ho parlato della sala d’attesa; la vibrazione tiepida? Quello era Mirage. Attraverso le sue diramazioni sono riuscito ad incontrare Cleofe. Ma una volta laggiù potrei anche intrattenermi con le diverse rappresentazioni di lei, in un mondo creato solo per me. Un mondo dentro Mirage.
Ognuno di noi ha un mondo che lo aspetta. Orbita insieme agli altri dentro un sistema del quale non conosciamo le ragioni. Cosa alimenta Mirage?
Quale assurda entità si cela dietro il progetto?
Laggiù ai confini dello spazio disco, i byte saltellano come impazziti. È un baratro bellissimo, che nasconde il mistero.
Alcuni ci si tuffano dentro, creando nuovi mondi, estendendosi verso dimensioni inaccettabili.
Mirage è una di queste.
Adesso so che esisto in milioni di altre forme, ed esistono le verità in cui credo, le cose che amo. E un giorno potrò andarci, tutte le volte che vorrò.
Ci spengiamo per riaccenderci in mille forme nuove.

mercoledì 6 febbraio 2008

IL DELITTO

L’inizio ha sempre qualcosa di mistico. Per quanto tu cerchi di cancellarne le tracce, quelle tornano sempre in superficie. Come sangue lavato dalle lenzuola. Basta un bagno di Luminol per scoprire il delitto.
Ma una volta che il delitto è stato scoperto, l’unico modo per sfuggire alle sue conseguenze è far scomparire il cadavere. Il ricordo del delitto, il corpo del reato, l’idea del crimine. La cosa non è mai successa, perciò non esiste nessun colpevole.
Dopo il virus nessuno ci ha più pensato. Non c’è da stupirsene…
Qualche migliaio di morti non sono nulla in confronto a sette miliardi di persone. Eppure l’inizio fu proprio quello. Quella strana data che al vostro tempo è sempre sulla bocca di tutti.
I ragazzi avevano fatto i loro calcoli, e forse erano stati ottimisti. Pensavano di sistemare tutto con la storia degli aerei dirottati. Hanno preso del tempo, per organizzarsi meglio. Per preparare lo scacco matto.
Le torri vi hanno distratto per il tempo necessario a sviluppare il virus.
Qualcosa è rimasto.
Negl’inferi si trova tutto. Immagini, suoni, deposizioni, testi, prove. C’è anche qualche testimone oculare, in forma digitale ovviamente.
Ho fatto le mie ricerche…
Lo so, lo so. La verità l’avete sempre saputa, voi…
Ma questo non conta, vero?
Deve essere mamma TV a dare la notizia, altrimenti non vale…
Buonanotte.
Vado a farmi un giro.
Magari riesco a beccare Astor…

George, 3 maggio 2084