domenica 21 ottobre 2007

VERITÁ E DROGHE

Amerika é il Grande Protettorato. In questa frase avrei già commesso un atto sovversivo, dato che lo scrivere AMERIKA minuscolo è considerato un gesto anarchico e possibilmente terrorista.
Non sto scherzando. È proprio così!
AMERIKA non è uno stato. È un concetto, una religione, un pensiero diventato realtà.
Pace, ricchezza e libertà per tutti. Anzi no, per pochi! E come sarebbe possibile altrimenti…
Ho un attico con vista sulle colline, 13 appartamenti sparsi nelle più importanti città del globo, sei rifugi virtuali in cui andarmene in vacanza, sotto l’effetto dell’Ageon o del Fusion (amplificatori chimici), 10 automobili, un motoscafo, uno yacht e un elicottero. Non sono un benestante, ma una persona normale. Sono l’esempio perfetto dell’Amerikano medio. Lavoro per la Alert Information, il palinsesto ufficiale dell’informazione mondiale. Fabbrichiamo le notizie per mantenere l’equilibrio. Un compito onorevole.
Non abbiamo giornalisti sul campo. Non ne abbiamo bisogno. I giornalisti come li pensate voi, uomini del passato, non esistono più oggi. La notizia non la si cerca. La si fabbrica, o la massimo la si coltiva.
La verità è un accessorio, non più un ideale. Puoi acquistare quella che ti piace di più, e se non calza come vorresti, puoi sempre riportarla indietro con lo scontrino.
Se niente più di soddisfa, ci sono le droghe che ti distraggono. No, non quelle che pensate voi! Eroina, marijuana, cocaina, extasy… ricordo che mio nonno me ne parlava. Cose di altri tempi.
Dove sorgevano campi sterminati d´oppio, ora vi sono le fabbriche della Medicea e della Bayern-Pharma. Huxley lo aveva previsto. Vi ricordate il Soma della sua favola?
Il mercato farmaceutico è senz’altro il più florido di questa nostra economia fasulla, un meccanismo senza più nessuna regola. Ma cosa importa poi…
Droghe per tutti i gusti. Ma attenzione a come le chiamate. No, non si possono chiamare droghe…
Le parole! Mi è così difficile farmi capire da voi. Rileggendomi ho sempre paura di suonarvi come un folle. Il problema è che ci hanno confuso i vocaboli. Non conosciamo più il significato delle parole. Ne abbiamo sempre di più, ma non siamo mai sicuri di quello che vogliono dire.
Le droghe non esistono. Esistono le medicine. Medicine per la mente.
Confetti.
Credetemi, non lo vorreste mai un futuro così!!!

George, 21 Gennaio 2084

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