mercoledì 21 novembre 2007

FRIDA

Frida é il nuovo nemico.
No, non è un associazione terroristica, ne una cellula fondamentalista, ne tanto meno il dittatore di un paese nemico. Non esistono paesi nemici nella grande AMERIKA.
Frida è un entità AI ribelle. Un grande progetto di ispezione del sistema sfuggito al controllo del governo. Almeno è questo che ci viene detto…
Neanche l’Alert Information conosce la verità.
Tutti sanno che gli aereojet esplodono in cielo per nessun apparente motivo, e un esperto ci dice che Frida ha infettato i computer di bordo causando le deflagrazioni. Un centinaio di morti, la paura scorre attraverso i proiettori oleografici e la gente sta zitta e buona.
Non è cambiato nulla, credetemi…
Ma non si può smettere di volare, e allora si cambia obbiettivo.
Tre giorni fa un intero edificio è crollato. 57 piani implosi per una fuga di gas (il sistema di riscaldamento era controllato dalla rete).
All’Alert abbiamo ricevuto un messaggio dal ministero delle telecomunicazioni: “imputate Frida”. Niente mezzi termini!
Bel nome davvero, Frida.
A voi vi verrà sicuramente da pensare alla pittrice...

George, 10 febbraio 2084

sabato 17 novembre 2007

KARIN

Il crollo dell’economia é alle porte. Per voi intendo, non certo per noi.
Noi viviamo una splendida crescita esponenziale, ed abbiamo tutto lo spazio che vogliamo. Possiamo permetterci qualsiasi cosa…
Ma non parliamo di voi. Non parliamo di me. Non parliamo della vita reale.
La vita reale mi annoia, quando il pulsion scorre veloce. Si, lo ammetto. Mi sono concesso ancora una volta. È stata Karin a convincermi.
L’ho incontrata per caso in un locale degl’Inferi, un estensione dell’underground che stravolge la scienza stessa. Difficile farvi capire qualcosa.
Là dove i neuroni e i byte non riescono ad arrivare, la chimica reagisce stranamente alla logica del digitale. Esiste un mondo nuovo oltre i confini del sistema binario. Lo chiamano il Mondo di Lato, ma vi assicuro che il nome non è importante
Qualcuno dice che Oniria ha qualcosa a che fare con queste percezioni.
Il governo le ignora, ma in rete c’è un gran fermento. Molti si sono persi. Li hanno trovati attaccati al processori, con la schiuma tra le labbra. Avevano tutti sorrisi ebeti e sperma nei pantaloni.
Pauroso, ma di grande effetto!!!
Comunque, lasciamo perdere. Vi parlerò un’altra volta del Mondo di Lato.
Vi dicevo di Karin…
Mi ha dato del pulsion tagliato con della roba strana, roba degli inferi appunto. Sono in botta da giorni, ma mi gira bene.
Il sesso con Karin è stato una ciliegina apprezzabile. Non vi nascondo di aver pensato per un attimo di stare scopando con la proiezione di un uomo. Ma in quei frangenti che alterano la logica stessa del sistema, la realtà è distante anni luce. Chi c’era dietro a Karin non importava.
I suoi bagni di luce erano davvero appetitosi…
Tornerò a parlarvene tra qualche giorno.
Devo andare adesso.
Dormire. Uscire. Finire…

George, 5 febbraio 2084

sabato 10 novembre 2007

SELEZIONE CONTROLLATA

La selezione ha avuto poco di naturale. Se davvero la natura avesse fatto il suo corso, adesso l’umanità avrebbe colori diversi.
Ma non è mai stato un problema razziale. Non del tutto, almeno.
Alla base c’è il concetto di controllo, e la paura della morte. Credo la ragione per cui l’uomo pratichi l’arte del massacro fin dall’inizio della sua storia, sia per esorcizzare la paura della morte.
Quando pensiamo a morire, sentiamo che ci sarebbe più facile farlo insieme a qualcun’altro. Magari a qualche centinaia di milioni di persone.
Nell’impossibilità di controllare lo scorrere del tempo e la fine del nostro viaggio, cerchiamo di controllare il resto. Soprattutto le persone che ci circondano. Ma quando queste incominciano a diventare troppe, è bene attuare la selezione.
Beh, non voglio divagare in territori che non mi appartengono. Non sono uno psicologo, ne tanto meno un filosofo.
Vorrei solo convincervi del fatto che tutto ciò che vi ho detto, per quanto folle vi possa sembrare, è successo davvero. E per chi ancora tra voi non crede che l’uomo sia capace di fare cose del genere, beh…
…a queste menti ingenue consiglio semplicemente di andare a leggersi la storia.

George, 3 febbraio 2084

lunedì 5 novembre 2007

ANUBIS

Mi sono spinto fin dove era necessario. Potevo rimanere fregato, essere frammentato e diventare materiale da costruzione per orribili Entità Fogna, oppure perdermi in un labirinto di specchi. Conosco il rischi che si corrano quando ci si spinge oltre l’Anello Rosso, ma se voglio continuare questo gioco devo anticipare i miei avversari.
Ho avvertito una nuova intromissione, mentre cercavo di raggiungervi il giorno successivo al mio ultimo intervento. Ho dovuto spegnere tutto e riprovare da qualche altra parte. Per questo motivo ricompaio su questa pagina a distanza di quasi una settimana.
In futuro (il vostro) invierò i miei articoli in maniera meno regolare, cercando di distogliere l’attenzione di chi mi osserva dal mio (futuro). Per loro è come pescare alla cieca. Intercettare le frequenze che distorcono il continuum temporale delle quali mi servo, è un po’ come cercare il vecchio ago nel pagliaio. Questo mi ha rivelato Anubis, nella sua torre oltre l’Anello Rosso.
Anubis è un ibrido. Brutta razza…
L’imprevedibilità è uno dei loro lati migliori, non se mi spiego.
Qualche anno fa un programmatore dai gusti perversi ha iniettato nella matrice un virus bizzarro, un software capace di infettare i V.E. ed utilizzarli come “Host” per la creazione di nuove entità della rete, ibride appunto. Per metà residui di coscienze umane, e per il resto evoluzioni del programma virus iniettato, questi soggetti sono solitamente molto pericolosi, ma la loro natura li permette di conoscere meglio di chiunque altro i meccanismi virtuo-logistici del sistema.
Dal suo scranno di ossa umane, Anubis mi ha raccontato dei legami tra la matrice e gli altri mondi. Quello onirico, ad esempio, oppure quello delle onde elettromagnetiche. Infine mi ha parlato delle frequenze temporali, quelle su cui si appoggia HGW. In cambio della piccola lezione ha voluto qualcosa di appetitoso.
Davanti ai suoi occhi gli ho decompresso un bocconcino sul quale si avventato come un coccodrillo affamato. Roba dei piani alti. Sintetica, ma saporita…

George, 1 Febbraio 2084