mercoledì 2 gennaio 2008

IL DUCA ASTOR

Ho incontrato Astor, qualcosa di ancora più esteso di un semplice Lume. Vi ho già detto di queste entità. Programmi viventi che viaggiano attraverso le dimensioni. La loro struttura non fa nemmeno più parte del sistema binario. Roba da farti friggere il cervelletto…
Esistono portali, molto al di là dell’Anello Rosso, oltre gli spazi di memoria-disco, che aprono la strada verso altri mondi. Oniria è il più facile, ma ci sono anche Mirage ed Oblio. Centinaia, forse migliaia di accessi a mondi che in realtà non sono altro che differenti percezioni dell’esistenza, nuovi linguaggi dell’essere…
Astor non si definisce un Lume. È un “Duca”, ma il significato della parola è assolutamente irrilevante. Diciamo semplicemente che è uno che la sa lunga.
Gli ho chiesto di portarmi a fare un giro, di mostrarmi gli accessi, di sbirciare oltre il velo. Devo essere stato proprio fatto. Si, ero in completa botta chimica, e non solo… Era la prima volta che assumevo sostanze digitali completamente artificiali. La maggior parte della roba che trovi nel sottosuolo è un’esatta copia digitale della sostanza originale. Gli effetti sono identici a quelli che percepiresti assumendola fisicamente. Però c’è anche roba tagliata, roba alterata e roba completamente inventata. Ti può strappare l’entità dal corpo, e farti rimbalzare nel processore per mesi, mentre il tuo corpo si disidrata come una pagliuzza d’erba al sole.
Non ricordo neanche quello che ho preso. Me lo ha dato un amico di Karin, questo lo ricordo bene. Definirlo amico è di sicuro un eufemismo. Mi ha chiesto quattrocento crediti, quel bastardo.
Comunque Astor non mi ha sezionato. In fondo vi sto ancora parlando, no?
Mi ha detto che ci penserà. Che forse mi farà vedere qualcosa.
Deve essere stato HGW ad incuriosirlo…
Vado a prendere una boccata d’aria adesso.
Ci sentiamo…

George, 21 Marzo 2084

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